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Zika in un paese dove le donne non hanno diritti umani.
dr Vera Lazzeri, Associazione Shuangbaotai dilettantistica, ONG italiana
con la collaborazione di:
Lic. Gustav Wiese, Commissione Salute Club San Carlos
Alunni 60 ore Liceo Estados Unidos de América

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Foto 1 –Uso del preservativo.
Introduzione

Lo zika oggi come l’aids ieri agiscono come evidenziatori dei problemi che presenta una società: l’aids mise in evidenza la mancanza di stato sociale, lo zika la mancanza di diritti umani.
I primi casi di aids furono fra persone di classe sociale medio-alta con un buon livello culturale e buoni stipendi, si ammalarono, persero il lavoro, poi la casa e, in paesi come gli stati Uniti d’America dove non c’era nessun tipo di stato sociale, morirono senza alcun tipo di assistenza.
Lo zika sta mettendo in evidenza la mancanza di diritti umani delle donne. Le donne che contraggono lo zika, anche se non se ne rendono conto dato che questa malattia non sempre è sintomatica, possono essere incinte e c’è quindi la possibilità che partoriscano bambini microcefali. In Repubblica Dominicana come in altri paesi (Cile, El Salvador, Nicaragua, Malta e naturalmente Città del Vaticano) l'aborto è proibito; in questi paesi non importa nemmeno cercar di fare una diagnosi prenatale, perché qualunque sia la risposta non si può fare niente, a meno che la donna non sia ricca e/o di una famiglia potente e possa trovare la maniera di abortire qui o all’estero.
Nel frattempo è già apparso il primo neonato con microcefalia probabilmente correlata allo zika a Barahona.
Questa è la situazione attuale; vediamo ora il nostro lavoro con gli studenti dell’ultimo anno del Liceo Estados Unidos de América nel loro lavoro sociale delle 60 ore.
Come già detto nel bollettino 33 quest’anno abbiamo deciso di lavorare con tutti gli studenti dell’ultimo anno di liceo cercando di promuovere attraverso la prevenzione dengue, chikungunya e zika la responsabilità personale.

La nostra nuova strategia, che si potrebbe intitolare: “Se non proteggi la tua stessa vita, chi te la deve proteggere?”:

Nel periodo che va da novembre a febbraio, si sono invitati gli studenti a controllare le case settimanalmente, per spianare la strada all'eradicazione del dengue: in questo periodo l'epidemia normalmente diminuisce, se anche le zanzare diminuissero le loro possibilità di incontrare il serbatoio umano e trasmettere il virus sarebbero minori, o meglio i virus, oltre a quelli del dengue anche quelli di chikungunya e, ora, zika.
Nel periodo dopo gennaio 2016 si sono istruiti gli studenti a compilare la tavola a entrata multipla, affinché la usino nelle visite alle stesse nove case di propria competenza (la propria e le 8 all'intorno), mensilmente.
Nell’ultimo ciclo di incontri con gli studenti si è mostrato come usare un preservativo (Foto 1) con l’ausilio di un pene di gomma; nonostante che non sia mai ridondante parlare di prevenzione di gravidanza indesiderata ora con lo zika è ancora più importante per la possibile conseguenza, microcefalia, che può determinare lo zika nei neonati di donne che lo hanno contratto durante la gravidanza e anche perché lo zika si può trasmettere anche per via sessuale.

Risultati

Nell’ultima settimana dei mesi di febbraio, marzo e aprile gli studenti hanno realizzato le visite nelle loro case di competenza utilizzando la tavola a doppia entrata, nel 60-70% delle case si sono trovati allevamenti di zanzare in ognuna delle visite. Gli studenti riferiscono di aver distrutto gli allevamenti, per tornare a trovarne una percentuale simile nelle visite successive.
Nel nostro incontro-dialogo di aprile si sono esaminati gli studenti con un test a risposta multipla sulla prevenzione dengue, chikungunya e zika e solo il 46% degli studenti lo ha passato.

Conclusioni

I risultati del lavoro di quest’anno si potranno vedere in un futuro, infatti la nostra speranza con l’applicazione della nostra nuova strategia è di essere riusciti, attraverso la focalizzazione dell’attenzione sulla responsabilità di ognuno nel controllo delle zanzare nella propria casa e nelle case confinanti, a stimolare in ogni allievo l'assunzione di responsabilità personale e speriamo non solo nel controllo delle zanzare, ma anche in tutti gli aspetti della vita.

Gli studenti formati sono stati 138, sono pochi, ma se solo il 10% di questi cominciasse a vivere da cittadin* responsabile sarebbe già un buon risultato

Gli studenti hanno ispezionato la propria casa e quelle all’intorno varie volte e quasi sempre (in più del 50% delle case) hanno trovato allevamenti di zanzare, li hanno distrutti per poi tornare a re-incontrarli nelle visite successive. Fra gli abitanti delle case visitate e fra gli stessi studenti molti hanno avuto lo zika e alcuni il dengue nello stesso periodo delle visite-controllo, cosicché sembra che nemmeno soffrire una malattia possa insegnare qualcosa!

La zanzara vettore è la stessa per il dengue, la chikungunya e lo zika, e sembra che gli umani stiano perdendo la lotta contro le zanzare; anche se non è necessario distruggerle completamente, sarebbe sufficiente controllarle, però non si sta ottenendo questo risultato.

L’esame di valutazione lo ha passato solo il 46% degli studenti, il test era sulla prevenzione dengue, chikungunya, zika e controllo dei vettori

Quest’anno si è focalizzata l’attenzione anche sulla prevenzione della gravidanza in adolescenti e abbiamo dialogato con gli studenti sulla contraccezione e gli si è mostrato come si usa un preservativo, sia maschile che femminile

Siamo in piena epidemia di zika, anche se non si percepisce molto, perché non tutti quelli che sono infettati presentano sintomi, però si può pensare che la percentuale delle persone infettate sia simile a quella avuta con la chikungunya nel 2014, che si diffuse come un fuoco in un pagliaio dato che la popolazione non aveva mai incontrato questo virus e quindi non ne possedeva gli anticorpi.

Il primo caso di microcefalia probabilmente correlata allo zika si è già avuto a Barahona.

Lo zika oggi come l’aids ieri evidenziano i problemi che presenta una società, l’aids mise in evidenza la mancanza di stato sociale, lo zika sta evidenziando la mancanza dei diritti umani.

In paesi come Repubblica Dominicana, Cile, El Salvador, Nicaragua, Malta e naturalmente Città del Vaticano, l'aborto è proibito. La Ministra di Salud Publica della Repubblica Dominicana ha invitato le donne a non restare incinte fino a che dura l’epidemia, però non si fa educazione sessuale nelle scuole e del resto non si può avere una vera educazione sessuale finché non si abbia una legge organica di prevenzione della gravidanza indesiderata che contempli anche l’aborto libero, legale, sicuro e gratuito. Quindi per le donne incinte che contraggono lo zika qui, anche senza rendersene conto dato che questa malattia non sempre è sintomatica, c’è la possibilità che partoriscano neonati microcefali

I paesi che hanno una legge di prevenzione di gravidanze indesiderate possono promuovere l’uso del preservativo, per esempio, senza che settori oscurantisti glielo impediscano e possono prevedere ecografie di controllo per evidenziare se una eventuale gravidanza in una donna che sia stata esposta alla possibilità di contrarre lo zika mostra malformazioni del prodotto del concepimento e possono così lasciare la donna libera di scegliere se vuole interrompere la gravidanza stessa; in paesi dove questa legge non esiste non importa nemmeno cercar di fare una diagnosi prenatale, perché qualunque fosse la risposta non si potrebbe fare niente, a meno che la donna non sia ricca e/o di una famiglia potente e possa trovare la maniera di abortire qui o all’estero.

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