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Los Tres Ojos e Villa Juana sono i primi quartieri visitati dopo il seminario del CENCET, così possiamo cominciare a dare i numeri ...
Il 24 settembre 2007 un gruppo di volontari de Los Tres Ojos, coordinato dai due dirigenti giovanili che hanno partecipato al seminario del CENCET hanno visitato le case di un settore de Los Tres Ojos chiamato El hoyo de la alabanza cioè uno dei settori più vulnerabili della zona (Mappa 2).
Mentre le case visitate il 29 settembre del 2007 appartengono a Villa Juana (Mappa 3).
Prima del seminario del CENCET, il 1 settembre 2007 abbiamo lavorato in Maria Auxiliadora (Mappa 1).
María Auxiliadora
Il 1 settembre del 2007 si sono visitate 40 case del quartire María Auxiliadora (Mappa 1) e se ne sono incontrate varie positive per allevamenti (non si possono indicare numeri certi perché i volontari non erano ancora stati preparati dal CENCET).
In questo quartiere si è usato solo il questionario sulla conoscenza e i risultati sono stati simili a quelli dei primi due quartire visitati, Ciudad Nueva e La Ciénaga.
4 case hanno rifiutato l'intervista.
La maggioranza degli intervistati sa cosa è e come si trasmette il dengue (91.67%).
In 9 case ci sono stati casi di dengue dei quali 4 negli ultini 4 mesi ed abbiamo trovato persone con febbre in 6 case.
Anche qui abbiamo trovato un 30.56% delle case in cui gli intervistati non sapevano della necessità di tenere le persone con dengue sotto zanzariera, questa percentuale sale al 33.33% nelle case dove ci sono stati malati di dengue.
Si sono vuotati tutti i recipienti con acqua positivi che si poteva (dato non riportato), non sono stati trattati i recipienti con Abate (Temephos).
Si sono informati gli abitanti sull'importanza di ripetere questa azione almeno una volta a settimana e sull'importanza di mantenere la zona circostante la casa libera da materiali di scarto (bicchieri, pneumatici, recipienti vari), così da non creare luoghi di riproduzione di zanzare.
Si è spiegato e lasciato l'opuscolo educativo “Cloro untado, tanque tapado” ("varechina spalmata-unta, recipiente tappato").
Los Tres Ojos
In Los Tres Ojos (Mappa 2) si è effettuata solo l'inchiesta entomologica.
Si sono visitate 173 case e solo 2 hanno rifiutato l'inchiesta.
Si sono trovati allevamenti in 77 case con un totale di recipienti di 371 con 133 positivi. Gli indici casa e di Breteau sono risultati del 45.03% e 77.78% rispettivamente, quindi decisamente alti(Tab. 1).
Si sono vuotati tutti i recipienti con acqua positivi che si poteva e si sono trattati con Abate gli allevamenti che non si potevano distruggere fisicamente (dato non riportato).
Si sono informati gli abitanti sull'importanza di ripetere questa azione almeno una volta a settimana e sull'importanza di mantenere la zona circostante la casa libera da materiali di scarto (bicchieri, pneumatici, recipienti vari), così da non creare luoghi di riproduzione di zanzare.
Si sono distribuiti circa 350 coperchi per recipienti.
Si è spiegato e lasciato l'opuscolo educativo “Cloro untado, tanque tapado” ("varechina spalmata-unta, recipiente tappato").
Si tratta di una situazione di emergenza, che dobbiamo controllare per diminuire gli indici e quindi le zanzare ed infine i casi di dengue, anche se si deve sempre tener presente che l'obiettivo deve essere l'eradicazione del dengue.
In questo quartiere non si è lavorato con il questionario di conoscenza, però si sono rilevati i casi di dengue recenti, che sono stati 5, fra i quali una persona è deceduta.
Villa Juana
Il 24 settembre 2007 si sono visitate 44 case in Villa Juana (Mappa 3) e se ne sono trovate 9 positive per allevamenti, con un totale di recipienti di 254 con 13 positivi. Gli indici di casa e di Breteau sono risultati rispettivamente di 20.45 e 29.55, che indicano una situazione ancora di rischio (Tab. 1).
In questo quartiere si è lavorato anche con il questionario conoscitivo ed i risultati sono stati simili a quelli dei primi due quartire visitati, Ciudad Nueva e La Ciénaga.
La maggioranza degli intervistati sa cosa è e come si trasmette il dengue(97.73%).
In 9 case ci sono stati casi di dengue dei quali 4 negli ultini 3 mesi ed abbiamo trovato persone con febbre in 6 case.
Anche qui abbiamo trovato un 22.73% delle case in cui gli intervistati non sapevano della necessità di tenere le persone con dengue sotto zanzariera, questa percentuale quasi non cambia (22.22) nelle case dove ci sono stati malati di dengue.
Si sono vuotati tutti i recipienti con acqua positivi che si poteva (dato non riportato), non sono stati trattati i recipienti con Abate (Temephos).
Si sono informati gli abitanti sull'importanza di ripetere questa azione almeno una volta a settimana e sull'importanza di mantenere la zona circostante la casa libera da materiali di scarto (bicchieri, pneumatici, recipienti vari), così da non creare luoghi di riproduzione di zanzare.
Si sono distribuiti coperchi per recipienti (dato non riportato).
Si è spiegato e lasciato l'opuscolo educativo “Cloro untado, tanque tapado” ("varechina spalmata-unta, recipiente tappato")
Concludendo i dati ottenuti erano più o meno quelli attesi, siamo in piena epidemia, non si potevano trovare indici bassi.
La sfida consiste nel continuare il lavoro con l'obiettivo di non aver trasmissione di dengue l'anno prossimo, almeno nei quartirei dove lavoriamo.
Il nostro obiettivo deve essere eradicare il dengue.
Per questo di deve mobilitizzare tutta la popolazione, oltre che con le giornate governative che certo contiueranno ed il "ripulimento" su base di quartiere, sarebbe opportuno coinvolgere ancor più i professori delle scuole che potrebbero dare come compito a casa agli alunni un sabato al mese il controllo della propria casa per individuare eventuali allevamenti e/o zanzare adulte e scrivere un rapporto il lunedí seguente.
Il nostro problema principale non è tanto che riusciamo a raggiungere pochi quartieri, quanto il poter continuare negli stessi quartieri dove già lavoriamo.
I quartieri sono quelli dove abbiamo volontari disponibili di Prosolidaridad, e dato che la zanzara non si allontana troppo dal proprio luogo di nascita, se si riuscisse a liberare questi quartieri dagli allevamenti, otterremo un buon risultato, il problema, ripeto, è riuscire a continuare il lavoro dove già siamo, cioè poter visitare gli stessi luoghi per lo meno una volta al mese, per rinforzare il messaggio agli abitanti, specialmente in fase interepidemica.
Ancora i comportamenti adatti a non allevare zanzare non sono diventati routinari per noi, quindi ci dobbiamo inventare qualcosa perché lo diventino.
Usando volontari appartenenti allo stesso barrio il problema delle case rifiutanti l'intervento si sta risolvendo.
L'informazione che ancora risulta sconosciuta per una parte della popolazione è l'importanza dell'uso delle zanzariere: imprescindibile nel caso di malati di dengue, ma anche importante non farsi pungere non solo per non rischiare di ammalarsi di dengue ma anche per non facilitare troppo la zanzara nella ricerca di sangue per riprodursi. Quando si parla di zanzariera si intende oltre alle zanzariere da letto e alle reti metalliche alle finestre anche qualsiasi altro mezzo per non permettere alla zanzara di pungerci.
Quindi cerchiamo di non allevare zanzare in casa nostra e non ci facciamo pungere