Shuangbaotai - prevenzione dengue e colera
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Con la speranza che ciò che abbiamo seminato germogli, magari in un futuro non tanto lontano e una riflessione personale sugli effetti tardivi e nocivi dell'aids.
dr Vera Lazzeri, Associazione Shuangbaotai, ONG italiana
con la collaborazione di:
Lic. Gustav Wiese, Commissione Salute Club San Carlos
Alunni 60 ore Liceo Estados Unidos de América

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Foto 1 – Due dei vincitori della zanzariera.
Introduzione

In questo bollettino si riportano i dati dell'ultima inchiesta entomologica nel quadro del nostro progetto di prevenzione dengue, colera e chikungunya nel quartiere di San Carlos, effettuata dagli studenti del Liceo Estados Unidos de América nel loro lavoro sociale delle 60 ore. Come annunciato nel bollettino precedente questa è stata solo una inchiesta e non una inchiesta-intervento come eravamo soliti fare negli anni precedenti.
Si riportano anche i risultati delle verifiche fatte agli studenti sulla prevenzione delle malattie trattate nei nostri incontri-dialoghi, dengue, chikungunya, colera e ebola.
Negli incontri si è cercato anche di focalizzare la prevenzione delle varie malattie attraverso la conoscenza delle vie di trasmissione per spingere comportamenti corretti per la prevenzione di ogni tipo di malattia trasmissibile, cosicché si è parlato brevemente anche di leptospirosi e naturalmente di HIV/aids. L'obiettivo era stimolare gli studenti a pensare che le vie possibili di trasmissione non sono né infinite né strane, gli esseri umani respirano, mangiano, si avvicinano gli uni agli altri, hanno relazioni sessuali, sono ricoperti da pelle e mucose, possono presentare ferite... Si è focalizzata l'attenzione sui mezzi di protezione meccanici come i più efficaci: zanzariere, preservativi...

Alla fine si espone anche una riflessione personale sui danni tardivi dell'aids.

Materiali e metodi

Prevenzione dengue
Si visita una casa ogni cinque di quelle ubicate fra le strade Juan de Morfa, JB Vicini, Montecristi, G Peña.
Con il termine casa si intende qualsiasi tipo di edificio, privato o commerciale.
Si usano i seguenti indici:

Indice casa:
Definito nel Regolamento Sanitario Internazionale dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) come "indice diAedes aegypti", è la percentuale di case positive per larve o pupe.
Indice recipiente:
È la percentuale di recipienti con acqua positivi per larve o pupe.
Indice di Breteau:
Quantità di recipienti positivi ogni 100 case visitate.

Gli intervistatori sono studenti liceali che in tal modo possono adempiere il lavoro sociale di 60 ore loro richiesto per potersi diplomare.
Il fine della visita è la ricerca di allevamenti reali o potenziali e si esegue nella seguente maniera:
previa breve spiegazione di quello che si farà perché sia permesso l'accesso alla casa, il lavoro si inizia dal lato destro del patio posteriore (quando si tratta di case con patio) e si continua tutto intorno alla casa, finendo nel patio anteriore di ogni casa.

Si raccomanda l'eliminazione di recipienti inservibili accumulati all'aperto ed il trattamento di quelli imprescindibili per gli abitanti della casa.
Ogni recipiente positivo viene distrutto o svuotato e posizionato in modo da evitare nuovi allevamenti.
Terminata l'ispezione dell'area aperta si passa a ispezionare l'interno dell'abitazione, stanza per stanza, dal fondo della casa verso la porta di ingresso. Ogni superficie che rimane alle spalle del volontario deve essere stata ispezionata. Entrando in ogni stanza l'operatore comincia ad ispezionare dalla sua destra. Seguendo attentamente questo procedimento si evitano errori e perdite di tempo.

La presenza degli abitanti della casa è utilizzata per mostrare i singoli passi da seguire per evitare potenziali allevamenti e fondamentalmente per informare sull'importanza che essi stessi realizzino le stesse azioni da lì in avanti, una volta a settimana.
Si educano le persone su come mettere i recipienti per evitare l'accumulo di acqua e si motivano a non accumulare materiale inservibile nelle vicinanze della casa.

Prevenzione colera
Si utilizzano le stesse visite per chiedere se ci sono casi di diarrea e si distribuisce materiale informativo auto-prodotto sulla trasmissione del colera, lavarsi le mani e reidratazione orale casalinga.

Il materiale per l'inchiesta, ossia i questionari ed il materiale informativo sono autoprodotti.
I risultati della inchiesta entomologica si comunicano al CENCET (Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie Tropicali), all'Area di Salute Pubblica (Igiene) della zona interessata ed agli stessi intervistatori al fine della loro diffusione alla comunità, la settimana seguente l'inchiesta stessa.
La base dati è processata e analizzata con un programma ad hoc realizzato da Roberta Lazzeri.

Incontri-dialogo
Si sceglie un numero ridotto di studenti dell'ultimo anno di liceo che devono fare le 60 ore di lavoro sociale, si fa un incontro settimanale per tre settimane consecutive, il tutto si ripete ogni 2 mesi nell'anno scolastico e alla fine dell'anno scolastico si effettua un'uscita solo per l'inchiesta entomologica per Aedes aegypti e non più una inchiesta-intervento nel quartiere di San Carlos, in totale nove incontri di formazione e una uscita per l'inchiesta.
Inoltre si è deciso di motivare gli alunni a preparare una pagina in Facebook per trasmettere idee di prevenzione nelle loro cerchie di amicizie.

Alla fine di ogni ciclo di incontri si fa una valutazione degli studenti con un esame a quiz a risposta unica.

Con questi studenti, divisi per turno scolastico, si fanno lezioni interattive, incontrando gli studenti del turno mattutino nel pomeriggio e quelli del turno serale di mattina. Negli incontri si discute di prevenzione, ma anche del che fare quando si presenta una delle seguenti malattie: dengue, chikungunya e colera. Si parla brevemente anche di ebola, dato che ora è un interesse specifico degli alunni.

Si mostra in vivo il ciclo di vita della zanzara Aedes aegypti, grazie alla usuale collaborazione con il CENCET (Centro Nazionale di Controllo delle Malattie Tropicali).
Agli studenti oltre al nostro materiale sulla trasmissione del dengue, chikungunya e colera, lavarsi le mani, reidratazione orale casalinga e segni di allarme in caso di febbre, si da una più ampia letteratura stampata sulle malattie trattate.

Risultati delle valutazioni degli alunni

L'esame di valutazione lo ha passato il 60% degli alunni dopo il primo ciclo di incontri, il 73% dopo il secondo ciclo e l'86% nell'esame finale, che è stato un esame orale.

La pagina Facebook Cadena de salud la usano poco.

Risultati della inchiesta

L'inchiesta si è realizzata visitando 1 casa ogni 5 fra quelle comprese tra le strade Juan de Morfa, JB Vicini, Montecristi, G Peña del quartiere San Carlos. Se la quinta casa era chiusa si passava alla seguente.

Il 29 aprile del 2015 si sono visitate 67 case del quartiere di San Carlos e se ne sono incontrate positive per allevamenti 20 con un totale di 135 recipienti di cui 29 positivi. L'indice casa (IC) rilevato è di 30, quello di Breteau (IB) di 43 e quello di recipiente (IR) di 21.

Nella maggioranza delle case visitate si sono potute fare le interviste però l'ispezione completa per la ricerca di allevamenti di zanzare si è potuta effettuare solo nel 59%, avendo in molti negato l'accesso alla propria casa.

Sono stati rilevati casi febbrili in 8 case e nessun caso recente di dengue.

Sono stati riportati casi di diarrea in 4 case.

Si sono distribuiti i nostri consueti dépliant informativi su dengue, colera, reidratazione orale casalinga e uno nuovo sui segni di allarme del dengue.

Non si è applicato Abate, solo sono stati controllati i recipienti e si sono informati gli abitanti sul corretto utilizzo degli stessi.
Gli indici si sono posizionati in un livello medio-alto di rischio per la trasmissione di dengue.

La Fig. 1 mostra l'andamento degli indici per visita.

San Carlos
Fig. 1 – San Carlos - Indici casa (IC), Breteau (IB) e recipiente (IR) per data di visita.
Conclusioni

Questo è il bollettino finale del lavoro fatto coi contributi provenienti dalla gestione Rotary Club Firenze del Prof. Nicola Comodo. Grazie al fatto che il Prof Nicola Comodo non aveva fissato un termine massimo di utilizzo, non sono stata costretta a spenderli non importa come, cosicché sono durati abbastanza. In realtà il lavoro di prevenzione non è caro, se non si pagano stipendi. Uno dei problemi dei progetti delle ONG (organizzazioni non governative), secondo me, sono proprio gli stipendi, anche se travestiti da rimborsi spese, che si pagano ai “volontari”, quindi che volontari sono? Proprio per questo non mi piace la parola “volontario”, preferisco “voglioso”, cioè colui che ha tempo e altri mezzi che gli avanzano da investire in un lavoro sociale che le da piacere fare.
Spesso questi progetti, mi riferisco ai più grandi, con molti soldi investiti, promuovono la corruzione, le persone accorrono a questi “impieghi” perché pagati meglio degli impieghi locali, chiaramente non devono pagarci tasse, però spesso sono senza assicurazione medica e quando il progetto finisce si ritrovano senza niente. Ancora peggio, certi progetti a volte si prolungano solo per interesse degli impiegati, perdendo completamente di vista l'obiettivo del progetto stesso... e non mi riferisco solo ai progetti all'estero.

Tornando al nostro lavoro nel quartiere San Carlos, con la nuova strategia abbiamo preferito preparare meglio gli studenti per la loro vita futura, cosicché negli incontri oltre a porre l'attenzione sulle varie malattie trasmissibili trattate (dengue, chikungunya, colera e ebola, quest'ultima più che altro per l'attenzione mediatica che aveva nel momento) si è cercato di farli partecipare nella discussione e riflettere sulle varie vie di trasmissione che gli agenti infettanti possono usare per arrivare al corpo umano. Questo per vedere se si riusciva a farli ragionare con la propria testa – alcuni (pochi), ci sono riusciti molto bene. Del resto le vie di trasmissione non sono infinite, gli esseri umani mangiano, evacuano, respirano, hanno relazioni sessuali, pelle che può essere penetrata da vettori, mucose che possono essere lese... solo si deve pensare e trovare i mezzi possibili di prevenzione per non farsi infettare, privilegiando i mezzi fisici e di barriera come zanzariere, preservativi, cloache, acquedotti... si sono anche motivati gli studenti ad assumere comportamenti corretti su come trattare i recipienti di acqua affinché non diventino allevamenti di zanzare e sul corretto uso delle latrine e gabinetti. Qui è dove si dovranno confrontare con la sfida di rompere una “brutta” tradizione, cioè devono iniziare essi stessi ed educare i propri familiari a buttare la carta igienica (che “igienica” non è per niente, essendo contaminata) direttamente dove deve andare, cioè essendo sudicia di materia fecale deve andare dove va la materia fecale ossia nella latrina/gabinetto.
Gli studenti sono stati anche spinti a esprimere opinioni su alcuni simboli dei messaggi visuali che ricevono tutti i giorni dai mezzi di comunicazione, per esempio il manifesto che si trova nella biblioteca del loro liceo, quello che si vede in fondo alla Foto 1. Il manifesto dice NO alla gravidanza precoce però mette nella foto una liceale incinta, tanto da sembrare più una pubblicità delle gravidanze in liceali che la sua prevenzione, sarebbe stato più efficace se avessero messo foto di liceali facendo sport, studiando... insomma vivendo la propria vita da adolescenti.

Si è messo in evidenza, come sempre, oltre che la prevenzione, anche il che fare in caso di febbre e/o diarrea e saper riconoscere i segni di allarme in una persona con febbre.

Gli effetti che avranno queste informazioni (speriamo formazione) che si sono date, non si possono conoscere ora, ciò che si è verificato sono state le conoscenze apprese con tre esami, 2 a quiz a risposta unica e il finale orale.

L'esame di verifica lo ha passato il 60% degli studenti dopo il primo ciclo di incontri, il 73% dopo il secondo ciclo e l'86% nell'esame finale orale.
Quelli che hanno passato il secondo esame hanno vinto una zanzariera, come stimolo perché studiassero (Foto 1).
La pagina Facebook Cadena de salud la usano molto poco, ossia sopratutto la usa il creatore e io.

L'inchiesta entomologica (questa volta solo inchiesta, non inchiesta-intervento) ha confermato i risultati attesi, con gli indici aedici ad un livello di rischio medio-alto per la trasmissione di dengue. Del resto finché vi sono casi, si può presumere che ci siano allevamenti.

Effetti tardivi dell'aids – una riflessione su quanta influenza hanno avuto i caduti aids sulla società attuale
Pensando al periodo storico tanto oscuro che si sta attraversando, con alcune eccezioni come l'esempio di José “Pepe” Mujica e naturalmente proprio anche vedendo ciò che lo stesso è stato capace di fare nel proprio governo in soli 5 anni, la mia riflessione è questa: se l'aids, che è l'epidemia della mia generazione e che è stata nei suoi inizi tanto selettiva, non fosse scoppiato, ora si starebbe vivendo in un mondo migliore?
L'aids essendo essenzialmente una malattia a trasmissione sessuale è iniziata nella parte migliore della popolazione, la parte nell'età sessualmente attiva, cioè produttiva e riproduttiva e, per lo meno ai suoi inizi, per varie ragioni che qui non interessa analizzare, si è diffusa in persone di livello socio-culturale alto, con menti pensanti e aperte, ognuno della mia generazione conosce qualcuno che è morto di aids e aveva queste caratteristiche, senza l'aids ci sarebbero stati più Pepe Mujica?
Le guerre, prima di distruggere tutti, colpiscono la stessa fascia di età delle malattie a trasmissione sessuale, però nelle guerre muoiono oppressi e oppressori, invasori e invasi, infine buoni e cattivi, per questo dico che l'aids degli inizi, nella sua diffusione silenziosa, prima che si sapesse che esisteva, è stato molto più selettivo di qualsiasi guerra.

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