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Se non proteggi la tua propria vita, chi te la deve proteggere?
dr Vera Lazzeri, Associazione Shuangbaotai, ONG italiana
con la collaborazione di:
Lic. Gustav Wiese, Commissione Salute Club San Carlos
Alunni 60 ore Liceo Estados Unidos de América

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Foto 1 – Murale di Eligio Pichardo nel Liceo Estados Unidos de América. Simbolo del nostro lavoro?
Introduzione

In questo bollettino si riporta il lavoro che stiamo facendo con gli studenti del Liceo Estados Unidos de América nel loro lavoro sociale delle 60 ore.
Nel 2015, visto che la Repubblica Dominicana continuava a soffrire dell'epidemia di dengue e soprattutto continuavano le troppo morti evitabili per dengue, il Ministero di Salute e quello di Educazione hanno firmato un accordo per cercare di arginare la situazione, per lo meno dal lato della prevenzione “creare una nuova cittadinanza, creare una cultura di protezione della salute fra gli studenti affinché essi la trasmettano ai propri genitori e vicini. Stiamo affrontando il problema in maniera strutturale”; cosicché si è deciso di seguire questa direttiva e cambiare la nostra strategia di lavoro, cioè preparare tutti gli studenti dell'ultimo anno (quarto) del liceo Estados Unidos de América, che devono effettuare 60 ore di lavoro sociale, su prevenzione dengue, chikungunya e ora zika e anche sull'assumere questo lavoro con responsabilità, spingendoli ad essere responsabili della propria vita, semplicemente essere cittadine/i responsabili, cosicché domani siano persone responsabili oltre che nella propria vita privata anche nella vita di lavoro, come per esempio, educatori, medici, infermiere/i responsabili.
Dal lato delle morti evitabili penso che a questo punto l'unica cosa che si possa fare è un controllo stretto su tutti i casi di morte. Certamente molto si potrà ottenere con una formazione migliore e supervisione del personale medico e infermieristico, però anche con la formazione di “cittadine/i responsabili”.

La nostra nuova strategia, che si potrebbe intitolare: “Se non proteggi la tua stessa vita, chi te la deve proteggere?”:

Nel periodo che va da novembre a febbraio, si sono invitati li studenti a controllare le case settimanalmente, per spianare la strada all'eradicazione del dengue: in questo periodo l'epidemia normalmente diminuisce, se anche le zanzare diminuissero le loro possibilità di incontrare il serbatoio e trasmettere il virus sarebbero minori, o meglio i virus, altre a quelli del dengue anche quelli di chikungunya e, ora, zika.

Risultati delle visite degli studenti

Nella settimana del 16/11/15 si è partecipato agli incontri-dialoghi (Foto 2) con tutti i corsi dell'ultimo anno del liceo del Liceo Estados Unidos de América, tre mattutini e tre serali. Questo nelle ore di scienza di ogni corso con la presenza attiva del loro insegnante e di una delle psicologhe-orientatrici.

La settimana seguente cinque dei sei corsi hanno consegnato i resoconti della loro prima visita, e nella seconda settimana solo quattro corsi hanno consegnato il resoconto, nella terza tre corsi e nella quarta due.

Prima settimana d lavoro (del 30/12/15), cinque corsi (A, B, C mattutino; A, C serale):
99 studenti hanno visitato 761 case incontrando 454 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 780 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 7,69 case ognuno e le case positive sono state il 59,66% delle visitate.
Considerando solo il lavoro degli studenti che vivono nel quartiere San Carlos, dove stiamo lavorando dal 2010:
31 studenti hanno visitato 247 case incontrando 158 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 256 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 7,97 case ognuno e le case positive sono state il 63,97% delle visitate.

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Foto 2 – Gustav e Vera agli incontri di formazione.

Gli studenti hanno distribuito i nostri usuali dépliant di informazione su prevenzione dengue e sui segni di allarme del dengue, orientando sull'uso corretto dei recipienti di acqua e spiegando anche a voce ai loro familiari e vicini di cosa si stava trattando, ossia proteggere la loro propria vita e quella dei propri cari.

Seconda settimana di lavoro (del 7/12/15), quattro corsi (A, B, C mattutino; C serale):
70 studenti hanno visitato 537 case incontrando 205 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 271 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 7,67 case ognuno e le case positive sono state il 38,18% delle visitate.
Considerando solo il lavoro degli studenti che vivono nel quartiere San Carlos:
27 studenti hanno visitato 192 case incontrando 84 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 122 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 7,11 case ognuno e le case positive sono state il 43,75% delle visitate.

Terza settimana di lavoro (del 14/12/15), tre corsi (A, B, C mattutino):
29 studenti hanno visitato 226 case incontrando 82 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 91 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 7,79 case ognuno e le case positive sono state il 36,28% delle visitate.
Considerando solo il lavoro degli studenti che vivono nel quartiere San Carlos:
10 studenti hanno visitato 69 case incontrando 28 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 29 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 6,90 case ognuno e le case positive sono state il 40,58% delle visitate.

Quarta settimana di lavoro (del 21/12/15), due corsi (A, B mattutino):
16 studenti hanno visitato 123 case incontrando 35 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 37 allevamenti. Gli studenti hanno visitato una media di 7,69 case ognuno e le case positive sono state il 28,46% delle visitate.
Considerando solo il lavoro degli studenti che vivono nel quartiere San Carlos:
3 studenti hanno visitato 30 case incontrando 8 case positive per allevamenti di zanzare con un totale di 9 allevamenti. Gli studenti hanno visitato 10 case ognuno e le case positive sono state il 26,67% delle visitate.

Conclusioni

L'incidenza del dengue in Repubblica Dominicana nell'anno 2015 ha superato di un 173% la media riportata nello stesso periodo negli ultimi 5 anni alla settimana 48 – da 29/11/2015 a 5/12/2015 - (boletín epidemiológico semanal, ministerio de salud pública, dirección general de epidemiología, sistema nacional de vigilancia epidemiológica), però più che altro si continua ad avere un tasso di letalità troppo alto del 0,62, con 94 morti e 15.245 casi probabili.

Oltre al dengue e alla chikungunya quest'anno c'è anche un'allerta per l'arrivo del zikavirus, che comunque è trasmesso dallo stesso vettore, la zanzara Aedes aegypti.

Per la prevenzione, come detto sopra secondo la direttiva del Ministero di Salute e di quelli di Educazione di “creare una nuova cittadinanza, creare una cultura di protezione della salute fra gli studenti affinché essi la trasmettano ai propri genitori e vicini. Stiamo affrontando il problema in maniera strutturale” si è deciso di cambiare un'altra volta strategia trattando di formare tutte le classi dell'ultimo anno del Liceo Estados Unidos de América e anche di spingere gli studenti a essere responsabili della propria vita, semplicemente essere cittadini/e responsabili, cosicché domani siano responsabili oltre che nella propria vita privata anche nella vita lavorativa come, per esempio, educatori, medici, infermiere/i responsabili.

Per “evitare” tutte queste morti evitabili, il Ministero di Salute sta facendo giornate di formazione del personale medico e infermieristico, anche se in questo tipo di corsi di riqualificazione i partecipanti possono aumentare solo di un 10% le loro conoscenze anteriori, a qualcosa servono. Ciò che si dovrebbe fare in questo momento è un controllo stretto sui centri clinici dove si registra il tasso di letalità più alto… e mi ripeto, lasciare la diagnosi precoce e la cura al personale medico – formato e controllato in ogni fase del processo – e l'assistenza al personale infermieristico – formato e controllato in ogni fase del processo.

Per quanto riguarda il nostro lavoro con gli studenti nelle loro 60 ore di lavoro sociale i risultati mostrano che alla prima visita in più della metà delle case visitate si sono trovati allevamenti di zanzare, anche se si tratta della scoperta dell'acqua calda, perché d'altra maniera non si starebbe affrontando un'epidemia. Risulta anche che nel quartiere San Carlos le cose vanno peggio, se si volesse esser pessimisti si potrebbe pensare che tutto il nostro lavoro degli ultimi anni non è servito a nulla, però se si vuol essere ottimisti si deve pensare che si tratta di un settore vulnerabile e che è stato corretto decidere di lavorare in questo settore.

In questa prima fase, da novembre a febbraio, si sono invitati gli studenti a controllare le case settimanalmente, per spianare la strada all'eradicazione del dengue: in questo periodo l'epidemia normalmente diminuisce, se anche le zanzare diminuissero le loro possibilità di incontrare il serbatoio e trasmettere il virus sarebbero minori.

La scuola stessa da parte sua ha organizzato giornate di informazione sul tema con Salud Publica (tipo Servizio di Igiene della ASL locale) e la dottoressa scolastica ha formato vari studenti affinché funzionassero da moltiplicatori di informazione, insieme a quelli dell'ultimo anno, per gli altri studenti. La scuola ha anche effettuato giornate di pulizia della sua stessa area (Foto 3 e 4).

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Foto 3 e 4 – Studenti pulendo.

Ovviamente in questo tipo di strategia gli studenti non hanno bisogno di controllori, si tratta della loro propria casa e delle case nel suo intorno, cioè si tratta di proteggere la propria vita e la vita dei propri cari, in questo modi si rinforza anche il senso di autoresponsabilità.

La percentuale di studenti che hanno lavorato nelle varie settimane è andata scemando, cioè hanno continuato a lavorare i più responsabili, nondimeno anche la percentuale delle case positive nelle varie visite è andata scemando, da un 60% a un 28%. Nel settore San Carlos dove stiamo lavorando da vari anni è diminuita da un 64% a un 27%.

Mi sembra che questa strategia volta a responsabilizzare la persona potrebbe essere buona, anche se si vede che le persone, in questo caso gli studenti, continuano sempre a comportarsi come gregge, fanno ciò che sta facendo la maggioranza, del proprio corso in questo caso, ciò nonostante alcuni hanno continuato con la propria testa anche nei corsi dove la maggioranza non ha controllato nemmeno la propria casa.

In un caso, meritorio, in una delle case visitate lo studente ha ottenuto anche che gli abitanti vaccinassero i propri cani, questo studente davvero ha capito ciò che è prevenzione in senso generale.

In molti casi gli stessi studenti hanno aiutato gli inquilini a pulire le loro case, questo si deve al fatto che sono case di familiari o per lo meno conoscenti, essendo vicini di casa.

La percezione riportata dagli studenti che hanno continuato a lavorare è che la maggioranza dei propri vicini hanno seguito i loro suggerimenti e nel caso contrario glieli hanno ripetuti.

Si pensa di continuare con questa strategia sperando che si vadano integrando sempre più studenti a questo tipo di lavoro e infine siano portati ad acquisire responsabilità sulla propria vita.

In questa maniera si tratta di “isole”, gruppi di 9-10 case, che risultano libere da zanzare, però anche chi vive in queste isole non viene punto dalla zanzara vettore e si spera che cerchi di controllare anche il proprio luogo di lavoro e di svago, quello che ci aspettiamo è una “epidemia di responsabilità cittadina” (Foto 1).

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