Shuangbaotai - prevenzione dengue
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L'anno nuovo è iniziato bene!
dr Vera Lazzeri, Associazione Shuangbaotai, ONG italiana
Giovani volontari coordinati da Prosolidaridad en el Evangelio
Ringraziamenti: Dra Milagros Martinez, epidemiologa, Area de Salud 2

Mappa
Mappa – Los 3 Ojos - Hoyo María, Hoyo Pepé e alcune strade del Ensanche Isabelita intorno a gli Hoyos (aree spaziali di lavoro con punti).
Introduzione

In questo bollettino si descrivono i risultati delle due prime inchieste del 2009 realizzate in Santo Domingo Este.

Grazie alla collaborazione della Dra Milagros Martinez dell'Area di Salute 2, possiamo riportare anche i dati ufficiali dei casi notificati nel 2008 nella zona de Los 3 Ojos e Isabelita, che appartengono all'Area di Salute 2, ancora non conosciamo i dati dell'Area di Salute 1, a cui appartiene Brisas del Este.

I risultati sono confortanti, la sfida ora è mantenere gli indici bassi in queste zone e espandere il lavoro ad altre.

Un'altra sfida è cercare di abbassare la letalità del dengue in Repubblica Dominicana, dove ancora è troppo alta, noi potremmo intervenire sul conoscimento delle persone, per lo meno per prevenire la disidratazione e non arrivare in ospedale troppo tardi.

Materiali e metodi
Risultati

Los 3 Ojos, Hoyo María
Il 20 gennaio 2009 si sono visitate 115 case del Hoyo María e se ne sono incontrate positive per allevamenti 4 con un totale di 578 recipienti di cui 4 positivi. L'indice casa (IC) rilevato è di 3, quello di Breteau (IB) di 3 e quello di recipiente (IR) di 1
Sono stati rilevati casi febbrili in 3 case e nessun caso recente di dengue.

Il 24 febbraio 2009 si sono visitate 177 case del Hoyo María e se ne sono incontrate positive per allevamenti 7 con un totale di 642 recipienti di cui 8 positivi. L'indice casa rilevato è di 4, quello di Breteau di 5 e quello di recipiente di 1.
Sono stati rilevati casi febbrili in 3 case e nessun caso recente di dengue.

Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).

Dall'ultima visita del 2008 gli indici sono tornati a scendere, cosicché il rischio di trasmissione di dengue si è posizionato a livello basso.

La Fig. 1 mostra l'andamento degli indici per data di visita.

grafico
Fig. 1 – Hoyo María - Indici casa (IC), Breteau (IB) e recipiente (IR) per data di visita.

Los 3 Ojos, Hoyo Pepé
Il 18 gennaio 2009 si sono visitate 129 case del Hoyo Pepé e se ne sono incontrate positive per allevamenti 13 con un totale di 638 recipienti di cui 15 positivi. L'indice casa rilevato è di 10, quello di Breteau di 12 e quello di recipiente di 2.
Non sono stati rilevati casi febbrili né casi di dengue.

Il 20 febbraio 2009 si sono visitate 112 case del Hoyo Pepé e se ne sono incontrate positive per allevamenti 2 con un totale di 564 recipienti di cui 2 positivi. L'indice casa rilevato è di 2, quello di Breteau di 2 e quello di recipiente di 1.
Non sono stati rilevati casi febbrili né casi di dengue.

Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).

Dall'ultima visita del 2008 gli indici si sono abbassati notevolmente, cosicché il rischio di trasmissione di dengue è improbabile.

La Fig. 2 mostra l'andamento degli indici per data di visita.

grafico
Fig. 2 – Hoyo Pepé - Indici casa (IC), Breteau (IB) e recipiente (IR) per data di visita.

Ensanche Isabelita
Il 20 gennaio 2009 si sono visitate 134 case del Ensanche Isabelita e se ne sono incontrate positive per allevamenti 5 con un totale di 569 recipienti di cui 5 positivi. L'indice casa rilevato è di 4, quello di Breteau di 4 e quello di recipiente di 1.
Sono stati rilevati casi febbrili in 1 casa e nessun caso recente di dengue.

Il 24 febbraio 2009 si sono visitate 154 case del Ensanche Isabelita e se ne sono incontrate positive per allevamenti 7 con un totale di 590 recipienti di cui 8 positivi. L'indice casa rilevato è di 5, quello di Breteau di 5 e quello di recipiente di 1.
Sono stati rilevati casi febbrili in 1 casa e nessun caso recente di dengue.

Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).

Dall'ultima visita del 2008 si è avuto un decremento di tutti gli indici, cosicché il rischio di trasmissione di dengue torna a posizionarsi a livello basso.

La Fig. 3 mostra l'andamento degli indici per data di visita.

grafico
Fig. 3 – Ensanche Isabelita - Indici casa (IC), Breteau (IB) e recipiente (IR) per data di visita.

Brisas del Este
Il 19 gennaio 2009 si sono visitate 105 case di Brisas del Este e se ne sono incontrate positive per allevamenti 11 con un totale di 559 recipienti di cui 12 positivi. L'indice casa rilevato è di 10, quello di Breteau di 11 e quello di recipiente di 2.
Non sono stati rilevati casi febbrili né casi di dengue.

Il 24 febbraio 2009 si sono visitate 158 case del Brisas del Este e se ne sono incontrate positive per allevamenti 12 con un totale di 774 recipienti di cui 12 positivi. L'indice casa rilevato è di 8, quello di Breteau di 8 e quello di recipiente di 2.
Sono stati rilevati casi febbrili in 3 case e nessun caso recente di dengue.

Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).

Dall'ultima visita del 2008 gli indici sono rimasti più o meno uguali, cosicché il rischio di trasmissione di dengue resta a livello medio basso.

La Fig. 4 mostra l'andamento degli indici per data di visita.

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Fig. 4 – Brisas del Este - Indici casa (IC), Breteau (IB) e recipiente (IR) per data di visita.
Conclusioni

Prima di tutto, mi ripeto, non mi piace quando vedo articoli che mettono il dengue fra le malattie della povertà, mi sembra falso, discriminatorio e pericoloso, inoltre, forse questo si può dire della tubercolosi, ma certo non del dengue e nemmeno dell'aids.

Per quanto riguarda l'aids, questa epidemia continua ad occupare il primo posto nel mio cuore e ancor di più ora che sono disponibili farmaci, ecco qui sì che non si dovrebbero discriminare i poveri e si dovrebbe dare i farmaci a tutti quelli che ne hanno bisogno ed inoltre non si dovrebbero sfruttare i poveri, nel senso di quelli che hanno meno risorse e non possono nemmeno avere un'istruzione adeguata, dandogli messaggi contraddittori e, ancor peggio, falsi, come ha fatto recentemente il Papa parlando contro i preservativi.

Il da farsi per l'aids: curare i malati e prevenire nuove infezioni! questo è tutto.

I farmaci per controllare la malattia ora ci sono: rendiamoli disponibili a tutti; come prevenirlo anche lo sappiamo: sesso con preservativo o no sesso.

La prevenzione dell'aids si effettua con metodi di barriera, ecco qui abbiamo un punto di contatto con il dengue: anche la prevenzione del dengue, in parte, è di barriera – oltre al controllo degli allevamenti – si deve usare la zanzariera.
Il dengue poi come può essere una malattia dei poveri, sarà che la zanzara è così intelligente che può scegliere chi pungere?

Ora tornando al nostro lavoro attuale, si continua a vedere che le persone sanno tutto su cosa è e come si trasmette il dengue, però pochi conoscono l'importanza dell'uso della zanzariera ed ancora meno la usano.

Sarà che a la gente non piacciono le cose semplici e poco costose?

Come già abbiamo detto la nostra area spaziale di lavoro è più una misura di lavoro comunitario che ecologica, cioè le case che visitiamo sono più o meno sempre le stesse, tutte quelle che troviamo aperte nel giorno di attività, quindi pensiamo che gli indici che forniamo possono essere abbastanza indicativi di come è la densità di zanzare in quel settore.

In queste ultime inchieste gli indici sono tornati ad abbassarsi in tutti i settori o per lo meno sono rimasti uguali. Si è trovato solo una casa ripetutamente positiva, a volte per i bidoni, e si controlla con Abate, altre volte per i secchi, però normalmente le case positive variano da una volta all'altra e così anche i tipi di recipiente.
Normalmente l'Abate si mette nei bidoni positivi e circa ogni tre mesi si applica in maniera più estensiva, si tratta pur sempre di un tossico. Non si mette mai nell'acqua da bere o che serve per cucinare.

Nel congiunto dell'Hoyo Maria e dell'Hoyo Pepé, dove lavoriamo da più tempo, nel 2008 sono stati notificati a Salud Publica 2 casi, in due bambini, uno di 4 e uno di 5 anni.
Speriamo non ve ne sia nessuno quest'anno!
Abbiamo allargato l'area di intervento intorno agli Hoyos nell'Ensanche Isabelita perché eravamo venuti a conoscenza di alcuni casi, quindi per questo settore dobbiamo aspettare per vedere cosa succede nell'anno corrente.

Per quanto riguarda il settore Brisas del Este abbiamo ancora solo le nostre informazioni, speriamo per il prossimo bollettino di poter avere i dati ufficiali anche di questa zona, che appartiene all'Area di Salute 1.

Controllando i dati nazionali ed internazionali si conferma che la letalità del dengue è ancora troppo alta in Repubblica Dominicana, 23% nel 2008, mentre dovrebbe essere intorno all'1%.

Quest'anno cercheremo di far qualcosa nell'ambito del nostro intervento, cioè cercheremo di lavorare con le comunità non solo nella prevenzione, ma anche cercando di trasmettere conoscenze su come diminuire la probabilità di morte per dengue.
Stiamo pensando di preparare un volantino informativo da distribuire non solo alle comunità dove lavoriamo, che spieghi l'importanza della reidratazione orale non solo per la diarrea, ma anche per la febbre.

Quando si ha una febbre bisognerebbe pensare subito che potrebbe trattarsi di dengue, quindi non dimenticarsi di bere, meglio se acqua con sali di reidratazione (le bustine di sali di reidratazione orale della OMS si trovano in tutte le farmacie, altrimenti, si può preparare una soluzione casalinga: un cucchiaino da caffè di sale + due cucchiai da minestra di zucchero, il tutto in un litro di acqua da bere), stare sotto una zanzariera o se si esce applicarsi repellenti sulla pelle, per il dolore e la febbre prendere solo paracetamolo (mai aspirina) e se la febbre non passa o appaiono altri segni di allarme come dolore addominale, vomito frequente e/o sanguinolento fra gli altri, andare all'ospedale: importante è non arrivare disidratati al centro medico.

Un pizzico di sale, una manciata di zucchero e dell’acqua pulita, talvolta è tutto quello di cui c’è bisogno per salvare delle vite!

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