Shuangbaotai - prevenzione dengue
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Nuovi quartieri, diverse strategie!
dr Vera Lazzeri, Associazione Shuangbaotai, ONG italiana
Lic. Gustav Wiese, Commissione Salute Club San Carlos
Alunni 60 ore Scuola Maria Trinidad Sánchez
Giovani volontari coordinati da Prosolidaridad en el Evangelio

Gustav Magalis
Foto 1 – Quartiere San Carlos: il Licenciado Gustav Wiese con Magalis, dirigente di una Junta de Vecinos.
Introduzione

Una riflessione prima di tutto: tutti quelli che lavorano nel volontariato sanno che “È meglio insegnare a pescare, che dare un pesce” (Confucio), però vorrei che riflettessimo su ciò che succede quando si guadagna molto di più “insegnando a pescare, senza dover pescare”: anche questo è corruzione.
Forse questo non ha niente a che vedere con il volontariato o invece sì!
D'altro lato chi pesca è bene che continui a pescare e non cerchi di avvicinarsi a quelli che “insegnano”, comunque se non si accettano le loro regole non ti lasciano nemmeno guardare. Cosicché continuiamo a lavorare con le risorse di Shuangbaotai, della Tavola Valdese e quest'anno anche di una donazione del Rotary Club di Firenze, come si può sempre vedere nella nostra pagina web.
Avevamo, poveri ingenui, cercato di avvicinarci a guardare attraverso la finestra di quelli che “insegnano” presentando un progetto, ossia il nostro stesso progetto modulare, a la Regione Toscana, per poter ampliare il nostro raggio d'intervento. Inutile dire che il nostro progetto è stato respinto!
Va bene, continuiamo a pescare, abbiamo ampliato il progetto trattando di ridurre i costi ancora più all'essenziale.
Cosicché nei settori dove lavoriamo da sempre in Santo Domingo Este ora lavoreremo 3-4 volte all'anno invece che ogni mese, comunque la gente riceverà un promemoria e abbiamo ampliato il settore lavorando negli isolati confinanti.
Con la Commissione Salute del Club San Carlos abbiamo deciso di visitare tutte le case del quartiere San Carlos col nostro stesso metodo di inchiesta-intervento utilizzando i ragazzi dell'ultimo anno del liceo che devono fare 60 ore di lavoro sociale per potersi diplomare.
Abbiamo già addestrato gli alunni delle tre scuole che hanno accettato il nostro progetto: Colegio María Trinidad Sánchez (Foto 2), Colegio Evangélico Central, Colegio de UTESA. Le scuole pubbliche del settore avevano già provveduto a scegliere le istituzioni con cui effettuare le 60 ore, per quest'anno. Per ora abbiamo lavorato con il Colegio María Trinidad Sánchez. Dopo la Settimana Santa (nella Settimana Santa qui è tutto chiuso, come durante la nostra settimana di Ferragosto) continueremo con il Colegio Evangélico Central che finirà di visitare per la prima volta le case del quartiere e con UTESA che farà la seconda visita.
I seminari di formazione sono stati tenuti dalla biologa Dorian Montero del CENCET (Centro Nazionale di Controllo delle Malattie Tropicali), dal Licenciado Gustav Wiese della Commissione Salute del Club San Carlos e dalla dottoressa Vera Lazzeri.
In questo bollettino si riportano i dati della prima visita nelle case del quartiere San Carlos che rimangono al di sopra della Avenida Mexico (Mappa 1) e degli isolati confinanti con gli Hoyos (Hoyo María e Hoyo Pepé) nel Ensanche Isabelita (Mappa 2).

Materiali e metodi
Risultati
San Carlos
Mappa 1 – Isolati visitati in San Carlos con punti.

San Carlos
Nei giorni 30 gennaio, 5, 12 e 19 febbraio e 5,12 e 19 marzo del 2010 si sono visitate 353 case degli isolati che rimangono al di sopra della Avenida Mexico (Mappa 1) e se ne sono incontrate positive per allevamenti 138 con un totale di 886 recipienti di cui 242 positivi. L'indice casa (IC) rilevato è di 39, quello di Breteau (IB) di 69 e quello di recipiente (IR) di 27.
Gli indici indicano un alto rischio di trasmissione di dengue.
Alcune case erano chiuse e molte hanno rifiutato l'ingresso agli studenti, cosicché le case controllate corrispondono al 60% delle case visitate.
Sono stati riportati casi febbrili in 1 casa e vi sono stati casi di dengue in 21 case: 2 nel 2010, 11 nel 2009 e gli altri negli anni precedenti.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Nella parte conoscitiva dell'inchiesta è risultato che le persone sono abbastanza ben informate su cosa è e su come si previene il dengue, ciononostante continuano a fraintendere il messaggio “ungere con varichina” con “aggiungere varichina”. Il 67% degli intervistati sanno che chi è ammalato di dengue o semplicemente ha febbre deve stare sotto la zanzariera.

Isabelita
Mappa 2 – Nuovi isolati visitai nel Ensanche Isabelita con punti.

Ensanche Isabelita
Nei giorni 12 e 13 marzo del 2010 si sono visitate per la prima volta nel nostro progetto 534 case del Ensanche Isabelita che corrispondono agli isolati confinanti con gli Hoyos che si stanno visitando da più di un anno (Mappa 2) e se ne sono incontrate positive per allevamenti 80 con un totale di 1670 recipienti di cui 104 positivi. L'indice casa rilevato è di 15, quello di Breteau di 19 e quello di recipiente di 6.
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
Vi sono stati casi di dengue in 13 case: 1 il 1 febbraio 2010, 2 nel 2009 e gli altri negli ultimi 5 anni.

Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).

Nella parte conoscitiva dell'inchiesta è risultato che le persone sono abbastanza ben informate su cosa è e su come si previene il dengue, ciononostante continuano a fraintendere il messaggio “ungere con varichina” con “aggiungere varichina”. Il 63% degli intervistati sanno che chi è ammalato di dengue o semplicemente ha febbre deve stare sotto la zanzariera.

Conclusioni

Nella introduzione si è parlato di cambiamenti nella strategia, in effetti non si è cambiato nulla nel metodo di lavoro, solo si è cercata la maniera di ampliare il settore d'intervento dove già stiamo lavorando e di introdurre un nuovo quartiere, abbastanza grande – San Carlos – storico quartiere di lotta confinante con la Zona Colonial e dove io partecipo alla Commissione Salute del Club San Carlos, una struttura sportivo-culturale del quartiere stesso.
Per coprire il lavoro dell'esteso territorio si è pensato di usare una strategia che già il CENCET aveva sperimentato: gli studenti dell'ultimo anno di liceo per potersi diplomare devono effettuare 60 ore di lavoro sociale, cosicché si è presentato il nostro progetto alle scuole del quartiere, le scuole pubbliche avevano già scelto altri progetti, quindi ci siamo rivolti alle scuole private. Tre scuole hanno risposto, in questo bollettino si riporta il lavoro di una di queste, le altre due inizieranno a lavorare dopo Settimana Santa. Una delle due scuole mancanti completerà il lavoro di prima visita e l'altra farà la seconda visita.

Vera esq. María Trinidad Sánchez
Foto 2 – Vera con alcuni alunni della scuola María Trinidad Sánchez.

Lavorare con le scuole è positivo anche se presenta vantaggi e svantaggi: i vantaggi sono che si può coprire uno spazio amplio, essendo molti gli studenti e l'insegnamento che ricevono rimane a loro e sarà utile nella prossima generazione. Uno degli svantaggi è che effettuano solo la prima serie di visite e poi alcuni se ne vanno addirittura dal quartiere, perché anche se studiano in un quartiere a volte vivono in un altro, cosicché tutto il lavoro di addestramento sarà più che altro utile nella prossima generazione ed un altro svantaggio è che vedono il lavoro delle 60 ore come qualcosa di soltanto obbligatorio e se i professori non sono in grado di motivarli molto difficilmente possiamo esserlo noi.
Il vantaggio finale, per qui ed ora, sarebbe poter selezionare fra gli studenti residenti i migliori e più interessati a continuare un impegno volontario nel tempo.

Lavorare con la Commissione Salute del Club San Carlos ha facilitato il lavoro, perché altrimenti Shuangbaotai non avrebbe potuto usare il lavoro degli studenti perché non poteva certificarlo, mentre il Club ne ha potere giuridico. Un altro vantaggio è poter lavorare con la Juntas de Vecinos (strutture democratiche di base) che facilitano (quando lo fanno) il lavoro presentandolo agli abitanti della propria zona. In questa prima esperienza alcune Juntas de Vecinos hanno lavorato molto bene, però, purtroppo, non tutte. Questa è la ragione del perché abbiamo potuto controllare solo il 60% delle case visitate in San Carlos; le persone non aprono facilmente la loro casa a dei perfetti sconosciuti, se non previamente avvisate.
Nonostante che gli indici riscontrati siano molto alti sono quelli attesi quando si interviene per la prima volta in un settore, ciononostante indicano un alto rischio di trasmissione di dengue.
Nonostante che si sia potuto lavorare solo nel 60% delle case si spera che per lo meno la visita degli studenti, che inoltre hanno lasciato materiale informativo di prevenzione e di corretto comportamento in caso di dengue oltre a la formula per preparare in casa i sali di reidratazione, serva da promemoria anche per i cittadini che hanno rifiutato l'ingresso alla propria casa.

Nel nuovo settore della Isabelita, che confina con gli usuali vecchi settori di lavoro, ha lavorato lo stesso gruppo di volontari di Prosolidaridad. Qui gli indici non sono risultati tanto alti, ci fa piacere pensare che sia perché il settore è molto vicino alla nostra zona di lavoro. Il futuro lo dirà e più che altro lo diranno i dati dei casi dengue del 2009, che si stanno aspettando nella prossima settimana.

Nella parte conoscitiva dell'inchiesta è risultato quello di sempre e cioè che le persone sono abbastanza ben informate su cosa è e come si previene il dengue, ciononostante continuano ad interpretare la parola “ungere” come “aggiungere”. Più del 60% degli intervistati sa che chi è malato di dengue o solo ha febbre deve stare sotto zanzariera.

Avete riflettuto? Il “bersaglio” di chi dovrebbe “aiutare” è la persona che pesca o quella che insegna a pescare? Chi dovrebbe ricevere più finanziamenti? e invece chi ne riceve di più?

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