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antisessista antifascista antirazzista |
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In questo bollettino si riporta il lavoro “routinario” che si sta facendo in Santo Domingo Este e una nuova modalità di lavoro in San Carlos (quando dico nuova non voglio dire che lo sia davvero, solo che è la prima volta che noi la applichiamo: non c'è niente di nuovo sotto il sole) cioè si è messa in pratica un'idea di lavoro con “manzaner@s” (“manzana” è un isolato, si tratta di persone incaricate del proprio isolato e di uno contiguo) rubata al Dr. Puello del CENCET; il lavoro è stato fatto da 5 ragazze volontarie con cui si era lavorato in precedenza nelle loro 60 ore di lavoro sociale, in realtà questa appare come la strategia più produttiva (sempre se si riesce a trovare volontari sufficienti per attuare come “manzaner@s”), possono lavorare più comodamente, sono persone conosciute e possono approfittare di ogni momento per fare le visite, anche quando piove, fra un acquazzone e l'altro.
Ogni ragazza ha lavorato nel proprio isolato e in uno contiguo, 3 “manzaneras” che si sono trovate 2 aiutanti.
Nello stesso settore di San Carlos si è fatta una seconda visita con la stessa modalità di intervento e con aggiunto un lavoro di applicazione intradomiciliaria di insetticida, dato che siamo in periodo epidemico. Con l'applicazione intradomiciliaria si è coperto un solo isolato, si tratta di un piccolo esperimento per vedere se abbiamo forze sufficienti per continuare, si è usata deltametrina, un piretroide, che è stata applicata dall'Ing. Antonio Carlos Alfau, che ha offerto il proprio lavoro volontariamente.
San Carlos (“manzaneras”)
Il 20 luglio 2010 si sono visitate 69 case del quartiere San Carlos - isolati compresi tra Montecristi, Abreu, 27 Febrero, Vicini - (v. Mappa 1) e se ne sono incontrate positive per allevamenti 11 con un totale di 143 recipienti di cui 13 positivi. L'indice casa (IC) rilevato è di 16, quello di Breteau (IB) di 19 e quello di recipiente (IR) di 9.
Le case visitate corrispondono al 90% delle case presenti nella zona.
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
Sono stati rilevati casi febbrili in 5 case e 2 casi recenti di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Il 12 settembre 2010 si sono visitate 38 case del quartiere San Carlos e se ne sono incontrate positive per allevamenti 5 con un totale di 52 recipienti di cui 6 positivi. L'indice casa rilevato è di 13, quello di Breteau di 16 e quello di recipiente di 12.
Questa volta si è trattato di un esperimento: si è pensato di lavorare negli stessi isolati della volta precedente e di aggiungere alla inchiesta-intervento con educazione e applicazione di Abate una aspersione intradomiciliaria con deltametrina.
Le case visitate corrispondono al 100% delle case presenti nella zona.
Purtroppo la pioggia ci ha permesso di completare un solo isolato, si tratta dell'isolato compreso tra Vicini, Francisco Henriquez y Carvajal, Abreu y Juan de Morfa.
Nonostante si tratti di un solo isolato e in realtà non si possano fare raffronti con la precedente inchiesta, gli indici sono risultati uguali.
Ora si pensa di continuare con gli isolati restanti e poi verificare i risultati.
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
In questa inchiesta ci ha aiutato con l'applicazione dell'adulticida l'Ing. Antonio Carlos Alfau.
Sono stati rilevati casi febbrili in 2 case e 1 caso recente di dengue (luglio 2010).
Los 3 Ojos, Hoyo María
Il 3 luglio 2010 si sono visitate 153 case del Hoyo María e se ne sono incontrate positive per allevamenti 24 con un totale di 413 recipienti di cui 30 positivi. L'indice casa rilevato è di 16, quello di Breteau di 20 e quello di recipiente di 7.
Sono stati rilevati casi febbrili in 13 case e 2 casi recenti di dengue (1 in febbraio 2010 e 1 in aprile).
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
La Fig. 1 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Los 3 Ojos, Hoyo Pepé
Il 2 luglio 2010 si sono visitate 122 case del Hoyo María e se ne sono incontrate positive per allevamenti 24 con un totale di 423 recipienti di cui 30 positivi. L'indice casa rilevato è di 20, quello di Breteau di 25 e quello di recipiente di 7.
Sono stati rilevati casi febbrili in 9 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
La Fig. 2 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Ensanche Isabelita vicino a los Hoyos
Il 3 luglio 2010 si sono visitate 153 case del Ensanche Isabelita intorno a gli Hoyos e se ne sono incontrate positive per allevamenti 20 con un totale di 473 recipienti di cui 21 positivi. L'indice casa rilevato è di 13, quello di Breteau di 14 e quello di recipiente di 4.
Sono stati rilevati casi febbrili in 9 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
La Fig. 3 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Brisas del Este
Il 3 luglio 2010 si sono visitate 164 case di Brisas del Este e se ne sono incontrate positive per allevamenti 28 con un totale di 619 recipienti di cui 44 positivi. L'indice casa rilevato è di 17, quello di Breteau di 27 e quello di recipiente di 7.
Sono stati rilevati casi febbrili in 14 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
La Fig. 4 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Ensanche Isabelita, nuovi settori
Il 14 e 15 agosto 2010 si sono visitate 936 case del Ensanche Isabelita che confinano con i settori che stiamo visitando già da tempo e se ne sono incontrate positive per allevamenti 273 con un totale di 3182 recipienti di cui 336 positivi. L'indice casa rilevato è di 29, quello di Breteau di 36 e quello di recipiente di 11.
Gli indici sono notevolmente più alti che alla nostra prima visita e indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue (v. Tab. 1).
Data visita | IC | var. % | IB | var. % | IR | var. % |
Marzo-Maggio/10 | 15.28 | 19.88 | 6.81 | |||
14-15/08/2010 | 29.17 | 90.89 | 35.90 | 80.55 | 10.56 | 55.11 |
Tab. 1 – Variazione porcentuale degli indici casa, Breteau e recipiente nelle varie visite.
Sono stati rilevati casi febbrili in 72 case e casi di dengue in 3 case (agosto 2010).
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Dal lavoro con le scuole sono arrivate alcune volontarie per continuare il lavoro nel quartiere di San Carlos. Questo è un ottimo risultato.
Con queste volontarie si è iniziato il lavoro di “manzaneras” ossia ogni volontaria si incarica del proprio isolato (“manzana”) e di un isolato confinante al suo, il vantaggio è che sono conosciute nel settore e possono diventare punto di riferimento per gli abitanti della propria zona e così, oltre al lavoro di prevenzione possono sapere immediatamente quando ci sono casi sospetti di dengue, assicurando così che siano notificati sia al servizio di Igiene Pubblica che a noi stessi, questo permetterà al servizio di Igiene di effettuare il trattamento spaziale intradomiciliario (consistente in un controllo delle forme adulte di zanzare mediante applicazione di insetticidi chimici) necessario in questi casi e se il servizio di Igiene non lo effettuasse si cercherà di intervenire noi con un blocco mediante aspersione spaziale di insetticida nell'interno e nelle adiacenze delle case dove si trovano i casi probabili e dei nove isolati intorno alle stesse case, iniziando dalla periferia fino alla casa col caso sospetto. Per questo scopo stiamo preparando alcuni volontari della stessa comunità attraverso le loro organizzazioni di base (Juntas de Vecinos).
Sia questo lavoro di risposta rapida che l'eventuale trattamento spaziale intradomiciliare effettuato con la inchiesta-intervento, che si sta provando in alcuni isolati di San Carlos, si potrà effettuare solo nei settori dove ci siano volontari sufficienti.
Il trattamento spaziale intradomiciliare, molto discusso nei Programmi di Prevenzione dengue, si sta pianificando e già si è provato in un isolato in San Carlos per vedere se si può effettuare nei mesi di maggior riproduzione dei vettori, per ottenere un duplice effetto: da un lato la decisa diminuzione del numero degli adulti e dall'altro la diminuzione di case che rifiutano l'intervento preventivo usuale; l'aspersione di insetticida inoltre permette un controllo aggiuntivo di altri ospiti non graditi nelle case come gli abbondanti scarafaggi e anche questo beneficio condiziona positivamente gli abitanti ad aprire la porta alle volontarie. In effetti in questa prima visita con applicazione di adulticida non c'è stato nessun rifiuto.
Importante sarebbe anche una buona pulizia generale del quartiere seguita da una raccolta della nettezza ben organizzata, cioè che gli abitanti sappiano quando passerà il camion della nettezza e così possano depositarla fuori ad un'ora precisa senza formare discariche. Per questo c'è bisogno dell'aiuto del Comune, già ci stiamo lavorando.
Nel nuovo settore del Ensanche Isabelita, che confina con i nostri vecchi settori, lavora lo stesso gruppo di volontari di Prosolidaridad.
Quest'anno, come già riportato nel bollettino precedente, i casi di dengue non sono diminuiti nemmeno nella stagione secca e ora siamo in pieno periodo epidemico, e, nonostante che nei nostri “vecchi” settori non ci siano quasi stati casi, gli indici aedici mostrano un livello di rischio da medio a medio-alto per la trasmissione del dengue; si sta lavorando negli Hoyos da almeno 3 anni e avremmo preferito una risposta migliore, proprio mentre sto scrivendo si sta effettuando una nuova visita nella zona cosicché si spera di incontrare indici più bassi.
Anche se ancora non abbiamo ricevuto i dati ufficiali dengue riportati dai nostri settori, insistiamo nel richiederli, questo sarebbe il vero monitoraggio del nostro lavoro.
Per il lavoro delle 60 ore con le scuole quest'anno possiamo contare anche su una scuola pubblica dove va un gran numero di studenti del quartiere San Carlos: auspicabile sarebbe che il Ministero della Sanità e quello dell'Educazione ponessero obbligatorio l'uso delle 60 ore di lavoro sociale degli studenti per 3 anni nella prevenzione dengue, 30 ore in ottobre-novembre e 30 ore in marzo-aprile, anche se il lavoro degli studenti non è completamente effettivo, servirebbe a ridurre abbastanza gli indici e aiutare nell'eradicazione del dengue.
Proprio in questi giorni leggendo un libro scritto dall'Ing. Antonio Carlos Alfau - Alfau Ascuasiati, Antonio Carlos, Las plagas domesticas y su control, 2010 - ho posto attenzione alla storia del controllo della febbre gialla a Panama agli inizi del '900, quando finalmente le autorità si decisero ad accettare quello che stava dicendo da oltre 20 anni il Dr. Carlos Juan Finlay “guerra alla zanzara e isolamento dei malati” e così la febbre gialla sparì da Panama. Tutto questo senza uso di insetticidi e si tratta della stessa zanzara vettore del dengue. Ciò significa che se c'è la volontà si può eradicare il dengue.
Guerra alla zanzara: deve essere constante, durante tutto l'anno, e consistente, proprio come l'uso del preservativo nella prevenzione dell'aids.
Isolamento dei malati: ancora non è pratica comune in Repubblica Dominicana!
Continuo a pensare all'aids dato che non si pensa ad isolare i malati di dengue nel breve periodo della febbre, però molti avrebbero voluto isolare (o peggio) le persone con HIV, azione in quel caso inutile trattandosi di trasmissione sessuale, dove ogni adulto può scegliere come proteggersi; più difficile proteggersi dalle zanzare.
Certo che la protezione personale è utile anche per il dengue: non bisogna aspettare di ammalarsi per usare la zanzariera, con un uso costante e consistente (si tratta sempre di un mezzo meccanico di protezione) della zanzariera da letto e mettendo tele metalliche alle finestre e alle porte si riducono le punture di zanzara.
Non farsi pungere dalle zanzare oltre a proteggerci dal dengue aiuta anche a non produrre altre zanzare, la zanzara femmina ha bisogno del nostro sangue per riprodursi, non facilitiamola troppo!
La storia del medico cubano Carlos Juan Finlay che scoprì che la febbre gialla era trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti e aspettò 20 anni prima che la società scientifica lo accettasse ricorda la storia del medico ungherese Ignác Fülöp Semmelweis, il salvatore delle madri, che scoprì l'importanza dell'igiene nella pratica medica per la prevenzione delle febbri puerperali e delle infezioni ospedaliere in generale, che però ricevette il riconoscimento solo dopo morto.
Ora si sa come si trasmette il dengue così come si conoscono le regole igieniche per prevenire le infezioni ospedaliere, ma allora perché non si agisce di conseguenza?
Le foto mostrano l'intervento in un isolato del quartiere San Carlos con la inchiesta-intervento routinaria e la aspersione di adulticida.