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antisessista antifascista antirazzista |
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In questo bollettino si riportano alcuni lavori e riflessioni sull'arrivo del colera all'Isola Hispaniola, oltre ai consueti report del lavoro in Santo Domingo Este e la nuova giornata di prevenzione dengue in tutto il quartiere di San Carlos con l'aiuto delle 60 ore del lavoro sociale degli alunni del liceo pubblico Stati Uniti d'America.
Prima di tutto, grazie sia al nostro lavoro casa-casa già ben consolidato sia al fatto che avevamo ancora fondi per farlo (è nostra politica non pagare nessuno che non stia direttamente lavorando sul campo), abbiamo potuto intervenire nella prevenzione colera immediatamente; pensiamo che i nostri finanziatori non si arrabbieranno.
Erano più di 100 anni che il colera non arrivava nell'Isola. Durante l'epidemia del 1991 arrivò in Perù e si diffuse a gran parte dell'America, però non arrivò alla nostra Isola. Ora e qui non importa sapere come e da dove è arrivato, è presente e si deve combatterlo – vi ricordate della discussione su da dove fosse arrivato l'aids e quello che usavamo dire (da una frase, credo, del Presidente del momento di Uganda) che “se un serpente velenoso entra in casa tua, non ti stai a domandare se è entrato dalla porta o dalla finestra, solo cerchi di trovarlo e ammazzarlo”? - e cercare che non diventi endemico.
Per questo c'è bisogno di infrastrutture che ancora non ci sono né in Ayiti (Haiti) né in ogni comunità della Repubblica Dominicana: fogne e acquedotti! Però intanto qualcosa si può fare.
Il colera è una malattia a trasmissione fecale-orale quindi non difficile da prevenire e nemmeno, per fortuna, da curare. Bisogna solo essere rapidi nella reidratazione e quindi bisogna tornare a ricordare alla popolazione l'importanza della reidratazione orale, con preparato che si può preparare facilmente in casa (reidratazione orale casalinga).
In Repubblica Dominicana c'è anche una vecchia tradizione dura a morire, molto pericolosa per tutte le infezioni a trasmissione fecale-orale: l'abitudine di buttare la carta igienica usata in un contenitore vicino al water e addirittura vicino al buco della latrina. Non so da dove arrivi questa abitudine, so che in Europa è ancora presente in Grecia. La scusa nella campagna della Repubblica Dominicana, dove non ci sono fogne, è che altrimenti la fossa della latrina si riempie troppo alla svelta e bisogna scavarne un'altra, lavoro da uomini, mentre i fogli del bagno vengono bruciati sull'aia tutte le mattine dalle donne o dai bambini. Da questa abitudine è derivato il fatto che in città i tubi di scarico venivano fatti con tubi troppo piccoli e così è più facile che si tappino con la carta. L'unica ragione che vedo dietro questa abitudine è il maschilismo ed infatti questo era l'esempio che portavo sempre quando facevo prevenzione aids: uso del preservativo = scavare la fossa = uomo e pericolo di contagio per il non uso del preservativo = bruciare i fogli sporchi = donna.
Ora però le nuove costruzioni e naturalmente gli altissimi grattacieli che si stanno costruendo dovunque hanno tuberie buone, quindi non sarà difficile cambiare questa abitudine, così sarà qualcosa di buono che porta il colera, smettere di vedere questi fogli contaminati viaggiare sui camion della nettezza o svolazzare nelle aie o anche nella strada stessa, usciti dai sacchi della nettezza in attesa di essere ritirata e rotti dai cani in cerca di cibo.
Si è preparato un volantino di prevenzione colera (v. annesso) e una calcomania sul lavaggio delle mani (Fig.1), si pensa anche di preparare un'altra calcomania su “Buttare i fogli direttamente nella latrina/water”.
Il volantino di prevenzione colera si è distribuito in tutte le giornate di visita della prevenzione dengue e si è partecipato a incontri di orientazione in settori di San Carlos.
Pensando ai portati positivi del colera c'è anche il fatto che si sta rifocalizzando l'importanza dell'allattamento al seno molto raccomandato in questa situazione (e in tutte), che qui era quasi dimenticato.
La Repubblica Dominicana soffre del fatto di essere in una situazione intermedia tra un buon livello di sviluppo e un sempre presente sottosviluppo anche nella capitale. Questo comporta meno progetti di cooperazione internazionale e addirittura il Governo sembra che si sia scordato della parte in via di sviluppo del proprio paese, mentre dal lato dello sviluppo ora vi è un buon sistema di assicurazione malattie, che si incammina verso un Sistema Sanitario Nazionale. Un esempio di questa situazione ad arlecchino si vede anche nel quartiere di San Carlos dove stiamo lavorando: confina con la Zona Colonial, il centro storico stesso di Santo Domingo e ha alcune corti fittamente abitate con cloaca a cielo aperto.
San Carlos
Il 7 dicembre 2010 si sono visitate 588 case del quartiere San Carlos (v. Mappa 1) e se ne sono incontrate positive per allevamenti 76 con un totale di 1167 recipienti di cui 100 positivi.
L'indice casa (IC) rilevato è di 13, quello di Breteau (IB) di 17 e quello di recipiente (IR) di 9.
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
Le case visitate corrispondono al 61% delle case in cui si sono presentati gli intervistatori, molte più case hanno accettato l'intervista, risposto alle domande e ricevuto informazioni, però non hanno permesso l'ingresso alla casa per effettuare la valutazione dei recipienti.
Questa volta gli studenti erano accompagnati da alcuni supervisori (volontari già esperti) e si è approfittato dell'occasione per informare e distribuire materiale di prevenzione del colera.
Alla domanda si vi fossero persone con diarrea 3 case hanno risposto di sì e queste sono state seguite, ossia i supervisori sono passati a controllare nei giorni seguenti. Fino ad ora non abbiamo ricevuto segnalazioni.
Si è distribuito un volantino di informazione sul colera (v. annesso) oltre al consueto volantino sul dengue e reidratazione orale casalinga
Sono stati rilevati casi febbrili in 29 case e 13 casi di dengue nel 2010 (6 negli ultimi 3 mesi).
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare, non si è applicato Abate (dati non riportati).
Il graf. 1 mostra l'andamento degli indici per visita, cioè le due visite dell'anno accademico 2009-2010 (1a e 2a 2009) e l'attuale visita (1a 2010), effettuate dagli studenti delle 60 ore.
Los 3 Ojos, Hoyo María
Il 18 settembre 2010 si sono visitate 156 case del Hoyo María e se ne sono incontrate positive per allevamenti 40 con un totale di 473 recipienti di cui 49 positivi. L'indice casa rilevato è di 26, quello di Breteau di 31 e quello di recipiente di 10.
Sono stati rilevati casi febbrili in 18 case nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
Il 13 novembre 2010 si sono visitate 177 case del Hoyo María e se ne sono incontrate positive per allevamenti 29 con un totale di 521 recipienti di cui 29 positivi. L'indice casa rilevato è di 16, quello di Breteau di 16 e quello di recipiente di 6.
Sono stati rilevati casi febbrili in 17 case nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
Il graf. 2 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Los 3 Ojos, Hoyo Pepé
Il 18 settembre 2010 si sono visitate 114 case del Hoyo Pepé e se ne sono incontrate positive per allevamenti 32 con un totale di 402 recipienti di cui 34 positivi. L'indice casa rilevato è di 28, quello di Breteau di 30 e quello di recipiente di 8.
Sono stati rilevati casi febbrili in 16 case e 1 caso recente di dengue (agosto 2010).
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
Il 13 novembre 2010 si sono visitate 161 case del Hoyo Pepé e se ne sono incontrate positive per allevamenti 29 con un totale di 454 recipienti di cui 32 positivi. L'indice casa rilevato è di 18, quello di Breteau di 20 e quello di recipiente di 7.
Sono stati rilevati casi febbrili in 10 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
Il graf. 3 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Ensanche Isabelita vicino a los Hoyos
Il 19 settembre 2010 si sono visitate 169 case del Ensanche Isabelita intorno a gli Hoyos e se ne sono incontrate positive per allevamenti 32 con un totale di 566 recipienti di cui 39 positivi.
L'indice casa rilevato è di 19, quello di Breteau di 23 e quello di recipiente di 7.
Sono stati rilevati casi febbrili in 16 case e 1 caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
Il 14 novembre 2010 si sono visitate 175 case del Ensanche Isabelita intorno a gli Hoyos e se ne sono incontrate positive per allevamenti 27 con un totale di 476 recipienti di cui 29 positivi.
L'indice casa rilevato è di 15, quello di Breteau di 17 e quello di recipiente di 6.
Sono stati rilevati casi febbrili in 10 case e 1 caso recente di dengue nel giugno 2010.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
Il graf. 4 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Brisas del Este
Il 19 settembre 2010 si sono visitate 167 case di Brisas del Este e se ne sono incontrate positive per allevamenti 46 con un totale di 618 recipienti di cui 49 positivi. L'indice casa rilevato è di 28, quello di Breteau di 29 e quello di recipiente di 8.
Sono stati rilevati casi febbrili in 19 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
Il 14 novembre 2010 si sono visitate 177 case di Brisas del Este e se ne sono incontrate positive per allevamenti 42 con un totale di 621 recipienti di cui 48 positivi. L'indice casa rilevato è di 24, quello di Breteau di 27 e quello di recipiente di 8.
Sono stati rilevati casi febbrili in 14 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
Il graf. 5 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Ensanche Isabelita, nuovi settori
Il 10 e 11 ottobre 2010 si sono visitate 979 case del Ensanche Isabelita che confinano con i settori che stiamo visitando già da tempo e se ne sono incontrate positive per allevamenti 202 con un totale di 2975 recipienti di cui 219 positivi. L'indice casa rilevato è di 21, quello di Breteau di 22 e quello di recipiente di 7.
Gli indici indicano un rischio medio-alto di trasmissione di dengue.
È stato rilevato 1 caso di dengue nel settembre 2010.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Il 19 e 20 novembre 2010 si sono visitate 1009 case del Ensanche Isabelita che confinano con i settori che stiamo visitando già da tempo e se ne sono incontrate positive per allevamenti 171 con un totale di 2790 recipienti di cui 184 positivi. L'indice casa rilevato è di 17, quello di Breteau di 18 e quello di recipiente di 7.
Gli indici indicano un rischio medio di trasmissione di dengue.
Sono stati rilevati casi febbrili in 96 case e nessun caso recente di dengue.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).
Il graf. 6 mostra l'andamento degli indici per data di visita.
Con l'arrivo del colera a l'Isola Hispaniola il nostro progetto si è trovato già pronto per intervenire anche in questa emergenza, cioè visto che già si stava lavorando casa per casa è stato abbastanza semplice aggiungere la prevenzione colera nei nostri settori di intervento. Inoltre già si stava distribuendo un volantino sulla reidratazione orale casalinga in doppia lingua, spagnolo e haitiano, per prevenire la disidratazione sia provocata dalla febbre che dalla diarrea. Si insiste in trasmettere il messaggio sulla reidratazione orale casalinga, anche se qui ora non sembra essere di moda, perché non sempre in casa si hanno a portata di mano i sali di reidratazione orale preconfezionati. Con una diarrea specialmente se da colera non c'è tempo da perdere per reidratarsi, non si può aspettare che qualcuno vada in farmacia per poi cominciare a bere il liquido preparato coi sali, bisogna bere immediatamente il liquido preparato facilmente in casa e continuare a berlo anche mentre ci si reca all'ospedale o ambulatorio più vicino.
Da ottobre nei nostri interventi si è sempre distribuito il volantino della reidratazione orale casalinga e il nuovo volantino di come prevenire il colera (v. annesso). Si è anche inserita nel questionario la domanda: “in casa c'è qualcuno con diarrea?”.
Quest'anno per il nostro lavoro con le scuole siamo riusciti ad avere anche una scuola pubblica, il liceo Stai Uniti d'America, che è al confine del quartiere di San Carlos, ma che è frequentata da molti studenti che vivono in San Carlos. È una buona scuola con molti alunni, classi mattutine e pomeridiane, cosicché siamo riusciti a coprire tutto San Carlos in un solo giorno.
Gli studenti sono stati accompagnati da supervisori, 2 dei supervisori di Santo Domingo Este, Anyi, una delle “manzaneras” di San Carlos e Ariel che aiuta anche nell'inserimento dati.
Dal punto di vista degli indici aedici, se si confrontano con quelli del primo intervento dello scorso anno accademico sono diminuiti, ma se si pensa che nel corso dell'annata siamo passati varie volte, anche se non in tutto il quartiere e si è anche usato un adulticida in aspersione intradomiciliare, ci si sarebbe potuto aspettare qualcosa di più. Il rischio di trasmissione dengue rimane ad un livello medio.
D'altro lato anche nei settori dove stiamo lavorando da più tempo gli indici rimangono ad un livello di rischio medio di trasmissione del dengue, nonostante che si sia applicato un larvicida (temephos) nelle viste precedenti.
Per i prossimi interventi si pensa di usare l'aspersione di insetticida intradomiciliare in più larga scala e come larvicida il BTI – Bacillus Thuringiensis, subesp. Israelensis.
Le foto 1, 2, 3 e 4 mostrano gli studenti al lavoro nel Barrio San Carlos.