Shuangbaotai - prevenzione dengue e colera
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Aedes aegypti 2 - Homo sapiens 0. Non solo dengue, ora anche chikungunya.
dr Vera Lazzeri, Associazione Shuangbaotai, ONG italiana
con la collaborazione di:
Lic. Gustav Wiese, Commissione Salute Club San Carlos e Fondazione Giovani Cattolici, Inc.
Alunni 60 ore Liceo Estados Unidos de América, supervisionati da Anyi Nicolle Peguero Espinal, Ariel Antonio Rosa Agramonte, Serena Gonzales e Gustavo Jeronimo.
Alunni 60 ore Istituto Pedro Henriquez Ureña.

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Foto 1 – Alunni e insegnati dell'Istituto Pedro Henriquez Ureña nel settore di Gazcue, Santo Domingo, DN.
Introduzione

In questo bollettino si riportano i dati dell'ultima inchiesta-intervento nel quadro del nostro progetto di prevenzione dengue, colera e ora anche chikungunya nel quartiere di San Carlos eseguita dagli studenti del Liceo Estados Unidos de América nel loro lavoro sociale delle 60 ore. Si riporta anche il lavoro di formazione fatto con gli studenti dell'Istituto Pedro Henriquez Ureña nel loro lavoro sociale delle 60 ore.
La chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, le stessi che trasmettono il dengue, il serbatoio è l'essere umano proprio come per i virus del dengue. La malattia è da tempo endemica in Africa e Asia. Nel 2007, la trasmissione autoctona della malattia si notificò, per la prima volta in Europa, in un focolaio localizzato nel nord ovest d'Italia, a Ravenna, per questo si organizzò un convegno con il Dipartimento di Sanità Pubblica della Università di Firenze.
Alla fine del 2013 è arrivata all'isola caraibica di Saint Martin e da lì alla Repubblica Dominicana.
Si tratta di una malattia umana trasmessa da zanzare vettrici, cioè viaggia con gli esseri umani che portano i virus nel proprio corpo, ma ha bisogno di una zanzara che punga il portatore e lo trasmetta ad un altro pungendolo.
La prevenzione si basa essenzialmente sul controllo delle zanzare vettrici e sul non farsi pungere.
Essendo la Repubblica Dominicana situata in una isola, sarebbe stato cruciale controllare le zanzare vettrici nell'intorno di porti e aeroporti, magari dotare gli stessi di camere termografiche in cerca di passeggeri con febbre e disinfestare massivamente quando si fossero incontrati i primi casi importati.
Essendo una malattia nuova per la Repubblica Dominicana nessuno possiede anticorpi contro questo virus, cosicché si sta diffondendo come un fuoco, a una velocità direttamente proporzionale al numero di zanzare presenti. Per questo la gente ha cominciato a pensare a complotti strani come una nave arrivata al porto di Haina (vicino a questo porto è iniziata la diffusione) che avrebbe tirato qualcosa di tossico nell'aria o che si tratti di una trasmissione aerea come l'influenza.
Si evidenzia anche come quando arrivi una qualsiasi nuova malattia, l'essere umano sempre alieni da se stesso qualsiasi responsabilità e invochi poteri superiori a cui dare la colpa: dio, governo, qualcuno o qualcosa al di fuori di se stesso. La solita storia di sempre, l'abbiamo visto con la peste, in epoca moderna lo abbiamo rivisto con l'aids e ora anche con la chikungunya. Ciascuno di noi avrebbe potuto fare di più per controllare le zanzare vettori controllando i propri recipienti di acqua, anche lo stato in periodo epidemico come questo avrebbe dovuto disinfestare massivamente, specialmente i porti e gli aeroporti, infine siamo una isola.

Materiali e metodi
Risultati

San Carlos

L'8, 9 e 10 aprile del 2014 si sono visitate 355 case del quartiere di San Carlos e se ne sono incontrate positive per allevamenti 48 con un totale di 783 recipienti di cui 70 positivi. L'indice casa (IC) rilevato è di 14, quello di Breteau (IB) di 20 e quello di recipiente (IR) di 9.
Nella maggioranza delle case visitate si sono potute fare le interviste però l'ispezione completa per la ricerca di allevamenti di zanzare si è potuta effettuare solo nel 50%, avendo in molti negato l'accesso alla propria casa.
Sono stati rilevati casi febbrili in 19 case e casi recenti di dengue in 4 case.
Sono stati riportati casi di diarrea in 1 casa.
Si sono distribuiti i nostri consueti dépliant informativi su dengue, colera, reidratazione orale casalinga e uno nuovo sui segni di allarme del dengue.
Si è spiegato e insistito sul fatto che la Aedes aegypti è il vettore comune sia dei virus del dengue che della chikungunya.
Sono stati svuotati i recipienti positivi per allevamenti che si potevano svuotare e trattati con Abate gli altri (dati non riportati).

Gli indici anche se sono un po' diminuiti dall'ultima inchiesta, del resto come in tutte le inchieste del mese di aprile per effetto della stagione secca, si trovano sempre in un livello medio-alto di rischio per la trasmissione di dengue.

La Fig. 1 mostra l'andamento degli indici per visita.

San Carlos
Fig. 1 – San Carlos - Indici casa (IC), Breteau (IB) e recipiente (IR) per data di visita.

Gazcue

Il 21 e 22 maggio 2014 abbiamo partecipato con la Fondazione Giovani Cattolici, Inc. in un ciclo di formazione per la prevenzione del dengue, colera e chikungunya con gli alunni dell'Istituto Pedro Henriquez Ureña nel settore di Gazcue, Santo Domingo, DN (foto 1).
Gli studenti hanno mostrato un forte interesse e speriamo che usino le nuove conoscenze nella vita presente e nella loro vita da adulti.

Conclusioni

Nel bollettino precedente ho manifestato tutta la mia disillusione con il lavoro di prevenzione dengue e stavo pensando di cambiare strategia, ora che il fiasco è stato totale, cioè la presenza massiva di zanzare vettori ha permesso l'arrivo della chikungunya al paese, penso che non sia il tempo di disperarsi ma anzi di lavorare più duramente: Uruguay ci è riuscito con la stessa strategia che stiamo applicando qui.

La cosa disperante è che l'essere umano non ha memoria storica e ogni volta che si presenta una qualsiasi malattia nuova l'essere umano sempre aliena da sé qualsiasi tipo di responsabilità e invoca poteri superiori colpevoli: dio, castigo divino per abitudini peccaminose, governo, streghe, e come ora qui, contaminanti lanciati da una nave, in fine qualcosa o qualcuno al di fuori di se stesso. La solita storia di sempre, l'abbiamo vista con la peste, rivista in epoca moderna con l'aids e ora anche con la chikungunya. Ciascuno di noi avrebbe potuto fare di più per controllare le zanzare vettori, anche lo stato in periodo epidemico come questo avrebbe dovuto disinfestare massivamente, specialmente i porti e gli aeroporti e il loro intorno, infine siamo una isola e si sapeva che il virus chik stava arrivando da un'altra isola dei Caraibi (Saint Martin).

La differenza la farà lo smettere di parlare, come si legge nei giornali, di “allevamenti eliminati” e iniziare a parlare di “allevamenti incontrati”, che poi sono quelli che alimentano gli indici aedici e che dopo che vengono eliminati si riformano e alla visita seguente si ritrovano.

L'eliminazione deve essere costante e consistente, proprio come l'uso del preservativo nella prevenzione dell'aids e come in ogni tipo di prevenzione, fino a che non diventa un'abitudine regolare, una routine insita in ognuno di noi: tutti e ognuno! Questo fa la differenza, lo stato deve fare la sua parte, ma la deve fare anche ogni cittadino.

Lo stato deve controllare e disinfestare costantemente e consistentemente ogni settore intorno a porti e aeroporti, per non importare né esportare nuovi agenti infettivi e i cittadini devono smettere di pensare in cose strane e aliene, ma devono tenere la propria casa libera da allevamenti.

Il lavoro con gli studenti serve o per lo meno si spera che serva per la prossima generazione, l'idea del Presidente Danilo Medina di usare tutti i dipendenti pubblici è molto buona, però se è sporadica non serve a molto e inoltre non si conoscono le motivazioni di ogni lavoratore, se fanno il lavoro come “obbligatorio”, come succede con gli studenti delle 60 ore, non serve nemmeno per la loro vita futura, dato che sono già adulti.

Si dovrà trovare una maniera di applicare la stessa strategia di visite casa-casa con operatori motivati, noi nel prossimo anno cercheremo di essere molto più selettivi e accettare solo gli studenti motivati per fare il loro lavoro delle 60 ore con noi.

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